Elena Ferrara

Educazione, formazione nelle scuole e un tavolo interministeriale. Così si batte il cyberbullismo

E’ stato incardinato ieri al Senato, in Commissione Affari costituzionali, il disegno di legge che ho presentato per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo. E’ un’accelerazione positiva, siamo di fronte ad un’emergenza e non possiamo perdere tempo. Questa mattina, in aula, ho chiesto a tutti i colleghi Senatori di fare quadrato e avviare un iter che in tempi rapidi porti alle risposte che le famiglie, i ragazzi e gli insegnanti ci chiedono. Dopo aver vissuto il dramma del suicidio di una mia ex alunna di 14 anni, a gennaio 2013, e a fronte dell’ultimo drammatico gesto analogo di una ragazzina di Venaria, seguito all’episodio analogo di una ragazzina veneta, faccio appello al Parlamento perché ci si confronti sul tema del contrasto al bullismo in rete, affinché già all’inizio del prossimo scolastico possano partire le misure di formazione e di contrasto al fenomeno e per dotare l’Italia di una legge che metta a sistema l’educazione per la sicurezza in rete.
Domani, giovedì 17 aprile alle ore 14,30 in Sala Caduti di Nassirya la presentazione del Ddl con la vice presidente del Senato Valeria Fedeli, il presidente dei Senatori Pd Luigi Zanda, il presidente della commissione diritti umani Luigi Maconi e Giovanna Boda, direttore generale Miur e tutte le colleghe e i colleghi Senatori che hanno sostenuto questo percorso, condiviso con i referenti del tavolo preposto al contrasto del fenomeno e del progetto Più scuola meno Mafia, della Bicamerale Infanzia e Adolescenza, della Commisisone Diritti Umani e della Commissione Istruzione.
L’occasione per approfondire ulteriormente le tematiche emerse negli ultimi giorni su cui ho avuto modo di intervenire condividendo il mio punto di vista: il web per sua stessa natura è aperto, libero e fruibile a tutti; compito delle istituzioni e di tutti i soggetti che operano nel settore, dai provider agli utenti, è quello di dotarsi di strumenti, culturali e tecnici, affinché ciascuno possa cogliere le opportunità della rete senza incorrere in rischi e drammatiche derive.
In Commissione Diritti umani abbiamo svolto un’indagine conoscitiva sul cyberbullismo, che ha coinvolto i principali componenti del Safer Internet Centre: il ministero dell’Istruzione, la Polizia postale, le Authority competenti, Telefono Azzurro e Save the Children. Sulla scorta di questo lavoro ho presentato un disegno di legge e una mozione sottoscritta da tutti i gruppi. Il disegno di legge, anch’esso sostenuto trasversalmente dai gruppo parlamentari, rafforza e coordina gli strumenti giuridici già esistenti a tutela dei minori e dei loro dati sensibili, prevede che i post lesivi vengano rimossi entro 24 ore su richiesta dei genitori o di chi ha responsabilità del minore. In caso di mancato rispetto della richiesta, il Garante per la protezione dei dati personali provvede entro 48 ore. E soprattutto, viene istituito il tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, al quale partecipano il governo, i garanti competenti, le associazioni impegnate nel settore della tutela dei minori; vengono promosse linee guida di intervento e corsi di formazione per gli insegnanti volti ad assicurare la presenza di un referente in ogni scuola. L’educazione all’uso consapevole della rete deve assumere continuità curricolare,

Responsabilizzando gli stessi alunni ad assumere condotte di legalità e solidarietà.
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