Elena Ferrara

Musica, arte ed educazione digitale tra le priorità della Buona Scuola

labuonascuola-consiglio-dei-ministri-del-12-marzo-2015-9-1024Il ddl La Buona Scuola sarà certamente un banco di prova per l’innovazione di tutto il sistema istruzione.

Dallo scorso settembre ho seguito attentamente tutti i passaggi delle consultazioni che hanno portato alla stesura del testo che recentemente il Governo ha scelto di affidare al Parlamento. Fondamentale la scelta di puntare sull’autonomia scolastica anche con personale e risorse. L’attenzione all’insegnamento musicale e artistico, ai laboratori didattici in una visione rinnovata dell’edilizia scolastica e alla formazione sull’uso corretto e consapevole del web sono stati al centro della mio contributo durante questo lungo dibattito politico e istituzionale, fino al question time in Senato con il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini appena prima del Consiglio dei Ministri per chiudere il documento. Questi contenuti oggi trovano spazio e dignità nel testo base consegnato alle Camere.

Leggere nell’articolo 2 che il potenziamento delle competenze musicali ed artistiche è fissato tra gli obiettivi dell’offerta formativa rende soddisfazione a chi da tanti anni lavora in tal senso e conferma che il messaggio lanciato con il Ddl 1365 dedicato al Maestro Abbado, di cui sono prima firmataria, sia  stato accolto. Ciò non toglie che la strada per la valorizzazione  delle arti performative  sia ancora lunga e che oltre alla scuola, dalla primissima infanzia alla secondaria superiore, dovrà essere posta adeguata attenzione anche all’alta formazione: AFAM, Accademie, Università. Siamo sulla strada giusta

Sempre all’art. 2  in tema di competenze digitali degli studenti con particolare riferimento all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media.
Indicazioni recepite dal Ddl 1261 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, approvato in commissione e pronto per la discussione in aula, in cui ho voluto sottolineare la necessità mettere al centro dell’azione di sensibilizzazione e formazione il sistema scolastico.

Ultimo ma non meno importante l’impulso che il testo approvato dal Consiglio dei ministri imprime all’alternanza scuola lavoro. Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L’alternanza si farà in azienda, ma anche in enti pubblici con un fondo a disposizione di 100 milioni all’anno a partire dal 2016. Saranno, invece, subito messi a disposizione 90 milioni per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio. Una rinnovata dimensione della scuola, che si apre alle comunità. Un concetto sul quale ho lavorato nelle ultime settimane in VII Commissione con l’affare assegnato 409, un’indagine che ha messo in relazione il mondo della produzione culturale e quello della formazione musicale ed artistica anche con l’obiettivo di una maggiore sinergia tra i due Ministeri.

Leggi il testo del documento approvato dal Consilgio dei Ministri

Qui trovi le slide riassuntive #Labuonascuola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.