Elena Ferrara

Spadafora: “Fare squadra a tutela dei minori, il ddl Ferrara valido esempio”

11182178_473045582850538_1766393024722537459_nQuesta mattina a Roma, presso la sala del Parlamentino del Cnel, L’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha presentato il documento di proposta elaborato dalla Consulta Nazionale delle Associazioni e delle Organizzazioni Comunità residenziali per minorenni per la definizione dei criteri e degli standard che valgano in tutte le regioni.  Un documento, quello presentato dal Garante Vincenzo Spadafora, che comprende analisi e riflessioni sulle Comunità dedicate ai minori e che prospetta soluzioni e individua proposte concrete per la loro valorizzazione nel segno del monitoraggio e della vigilanza. L’incontro, coinciso con  la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, ha  visto la presenza della Senatrice Elena Ferrara, componente delle Commissioni Infanzia, Diritti Umani e Istruzione e impegnata anche nell’audizione pomeridiana con il Ministro Andrea Orlando sui temi della giustizia minorile. “Importante dare risposta ai bisogni di crescita, accoglienza e cura che le diverse tipologie di comunità offrono ai minori”, commenta la Senatrice. Nel corso del suo intervento, il Garante ha citato la complessità del contesto piemontese, emersa dalla relazione della Procura dei Minori di Torino recentemente presentata dalla Dott.ssa Anna Maria Baldelli in Commissione infanzia e adolescenza. Sono 300 le strutture in Piemonte e Valle d’Aosta, per un totale di circa 3mila ragazzi in comunità. “Il Piemonte – commenta la parlamentare novarese – vanta una grande tradizione sul fronte del contrasto al disagio giovanile, anche in virtù della presenza sul territorio di profili professionali specializzati. Detto ciò, la relazione della Procura riporta addirittura la presenza di strutture abusive, senza alcun tipo di autorizzazione, insediate in territori poco abitati e quindi di difficile rilevazione. Realtà che sono state chiuse, ma che lanciano un allarme”. Un fenomeno che stona, rispetto al livello generale dei servizi forniti dalle comunità che ottemperano alla  compilazione delle schede di monitoraggio raccolte dalla Procura dei minori.

Il Garante Spadafora ha pertanto invitato ad essere “impietosi” nei confronti di chi specula su bisogni così delicati ed ha invitato le istituzioni e a cooperare citando, come esempio di buona pratica in rete, il ddl 1261 a prima firma Ferrara sulla prevenzione e il contrasto al fenomeno del cyberbullismo che sarà presto in discussione al Senato. “Fare squadra a favore dei minori è molto più che una semplice opportunità – continua la Senatrice Ferrara – nell’ottica di individuare i percorsi educativi che mettano davvero al centro i ragazzi, superando le parcellizzazioni dei percorsi e in sinergia con i servizi territoriali”. A livello ministeriale si è attivato un tavolo, con la presenza del Sottosegretario Franca Biondelli, che ha rivitalizzato l’Osservatorio sull’Infanzia. “In questo senso – precisa Ferrara – è necessario sui territori dedicare le giuste energie alla comunità per minori e mettere a sistema le Forze dell’ordine, i Tribunali dei minorenni e i servizi socio-assistenziali e sanitari, anche per il buon uso delle risorse pubbliche”.  Sollecitata dallo stesso Spadafora, la senatrice Democratica ha quindi rivolto un appello a Regione Piemonte per la nomina del Garante Infanzia e adolescenza: “Una figura importante in senso generale sui tanti temi; sicuramente sul tema delle comunità per minori che rappresentano un servizio di grande rilievo multidisciplinare  – conclude Elena Ferrara – che il Garante nazionale intende coordinare, anche tramite report periodici che proporrà all’Aula”.

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