Elena Ferrara

Ferma condanna ad ogni forma di intimidazione

«Condanno le minacce al Sindaco ed alla Giunta di Trecate ed esprimo loro la mia più sentita vicinanza». La Senatrice Elena Ferrara, componente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle intimidazioni agli amministratori locali, interviene sul caso delle minacce ricevute dagli amministratori trecatesi riportate oggi dagli organi di stampa.
«In Commissione durante le audizioni e le missioni sui territori – spiega la Senatrice – ho ascoltato le testimonianze di diversi amministratori,che hanno affrontato con coraggio e senso del dovere intimidazioni, minacce ed aggressioni. Un fenomeno da non sottovalutare: negli ultimi 16 mesi i casi in Italia sono stati più di 1.200, poco meno di 200 nel Nord Ovest». Dati emersi nella recente relazione sulle indagini conoscitive dalla Commissione che hanno coinvolto anche il Novaraese. «L’episodio riportato dalle cronache odierne non è, purtroppo, il primo che si registra sul nostro territorio, peraltro rimandando ancora una volta a tensioni, conflitti sociali ed intolleranze» dichiara la Senatrice. «Per questo – aggiunge – ho voluto manifestare personalmente al Sindaco Enrico Ruggerone ed alla Giunta la mia solidarietà, ribadendo la piena condivisione sulle importanti politiche di inclusione messe in atto dal Comune: traguardi da cui non possiamo retrocedere».
Colpisce, inoltre, che l’intimidazione giunga attraverso i social network proprio in occasione della giornata mondiale per la sicurezza in rete. «Ieri – sottolinea Ferrara – durante il mio intervento nell’evento “Scripta Manent”, organizzato da Commissione Europea e Miur a Milano, ho ricordato la responsabilità del mondo della Politica, spesso foriero di linguaggi volgari, offensivi, finanche violenti sui social network. Canali dove si comunica con troppa leggerezza, mentre le parole hanno un peso importante e su internet rimbalzano velocemente e rimangono nel tempo. Per questo è necessario non solo prendere le distanze e stigmatizzare tali comportamenti, ma soprattutto non sottovalutarli e comprenderne fino in fondo i potenziali pericoli».

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