Elena Ferrara

Bentornato Faraggiana!

Dopo 16 anni il Teatro Faraggiana torna ad alzare il sipario, ed è una notizia che scalda i cuori. Un teatro che si riapre alla città è sempre un momento prezioso, ma lo è ancor di più se dietro vi sono progettualità, idee e passione. E’ il caso del Faraggiana che riapre le sue porte, come spiegato da Vanni Vallino, “per essere una piazza dove tutti, al suo interno, si possano sentire a casa e confrontarsi tra loro”. In questi mesi ho avuto l’opportunità di seguire di persona… l’evolversi dei lavori: dalle idee che diventavano progetti e poi realtà, fino al cantiere visitato assieme alla Senatrice Rosa Maria Di Giorgi, relatrice della legge sul cinema e lo spettacolo dal vivo che stanzia risorse importanti per finanziare la cultura in Italia. Il Faraggiana, ne sono certa, sarà un luogo d’incontro, uno spazio multimediale dove arte, musica e cinema si incontrano per poi aprirsi ad associazioni, scuole e artisti. Una realtà dove formazione e produzione ritrovano finalmente una casa: troppo spesso Novara ha vantato una tradizione, un sapere e una vivacità culturale inespressi per carenza di strutture appropriate. Questa sera, nella prima riservata, in programma “Canto alla città”: sul palco l’autrice-direttrice Lucilla Giagnoni che, accompagnata dall’Orchestra Musicale Dedalo, proporrà uno spettacolo tratto dalla Divina Commedia. Perché, un teatro che riapre il proprio patrimonio di identità e memoria “è un pellegrinaggio verso l’alto, l’esaltazione dell’andatura umana sollecitata nel procedere verso la sommità – ha spiegato Giagnoni – come il testo dantesco un percorso in salita, faticoso e con rischio di cadute”. Un’ascesa, tuttavia, che non sarà una strada solitaria, ma dove i novaresi sapranno camminare assieme: sul sito www.teatrofaraggiana.com trovate tutti i dettagli sulla stagione e le ultime novità, a partire dalla recente convenzione siglata con Radio Taxi Novara che permette di recarsi a Teatro al costo di una corsa di autobus.