Elena Ferrara

Il cibo e l’agricoltura per… “Narrare la città”

Mercoledì 4 dicembre è avvenuta la presentazione del libro “Narrare la città. Tratti identitari, linguistici e memoria della tradizione a Novara“,  un’opera costruita attraverso una ricerca svolta da diverse personalità del territorio, con la regia del Dipartimento di studi umanistici dell’Università del Piemonte orientale e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Il volume parla di “novaresità“, di quali siano valori, tradizioni, elementi rendano Novara e il suo territorio riconoscibile. Novara zona di frontiera tra Ticino e Sesia, tra Piemonte e Lombardia, ma anche cerniera, terra di congiunzione e di scoperta.

Alla stesura della ricerca e del libro ha partecipato anche Carlin Petrini, padre di Slow Food e custode del valore del cibo e dei presidi locali, come quello della cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto, tenuto a battesimo da Petrini stesso.

Condivido appieno il pensiero che Petrini porta nei suoi interventi, quando dice che i territori hanno bisogno di memoria e identità. Nel percorso di riscoperta di questi due valori, il cibo e l’agricoltura, specie nel nostro territorio, giocano un ruolo davvero importante.

Condivido il testo del saluto dedicato alla serata (è possibile scaricare il file cliccando qui)

TESTO SALUTO

Impegni istituzionali assunti in precedenza mi impediscono di partecipare a questa importante iniziativa. Un nuovo appuntamento con il “Made in Novara” dopo la presentazione del volume di Paolo Massobrio “Di Pane in pane”.

La presenza in città di Carlo Petrini conferma il ruolo crescente di Novara nel panorama delle produzioni d’eccellenza. Un riconoscimento importante per il territorio, che passa dall’inserimento della cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto fra i Presidi Slow food. Senza dimenticare riso, vino, formaggi e tutti quei sapori che evocano la nostra terra e che tanto riescono a sorprendere i turisti, anche stranieri, che visitano il Novarese.

Produzioni che rimandano a una cultura antica, a valori identitari e, soprattutto, a significative prospettive di sviluppo. Per questo, i nostri prodotti vanno difesi e valorizzati sui mercati internazionali. Specialmente in vista della definizione della nuova Politica Agricola Comune (2014-2020).

Una sfida da vincere non solo per il settore Agricolo, ma anche per tutto il Made in Italy. In Senato e in Commissione Agricoltura, sono impegnata a tutelare questo patrimonio straordinario. La nostra tradizione agroalimentare, con la sua incomparabile varietà e i
riconosciuti valori nutrizionali, rappresenta una risorsa invidiabile e unica a livello mondiale: da qui dobbiamo ripartire per sostenere le imprese, i marchi e le realtà che fanno della qualità un principio irrinunciabile.

Un Grazie quindi al Banco Popolare nel dare visibilità a percorsi di promozione territoriale. Sono e resto a disposizione dei soggetti e delle associazioni coinvolte nel progetto e qui rappresentate per agevolare le iniziative oggi presentate. A partire dalla stimolante opportunità di “Narrare la città” nelle scuole, assieme agli studenti.

Carlo Petrini ci ha insegnato in questi anni il legame profondo tra cibo e cultura. Un binomio che, se sostenuto adeguatamente, è in grado di portare un contributo determinante per la ripresa economica.

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